REPORT INTEGRALE “ASSEMBLEA CAVALLERIZZA 14:45” del 17/11/2019,
avente per O.d.G.:- Costituzione Forma Giuridica Comitato di Scopo
– Raccolta Adesioni
– Proposte Emendamenti al Verbale di Intesa
– Stesura di Comunicato Stampa Partecipato
– Proposte
L’assemblea ha inizio nello spazio di Cavallerizza, anche se senza luce a causa del taglio della corrente elettrica anticipato rispetto ai tempi annunciati unilateralmente dal Comune. Malgrado la disponibilità di un salone nella parte gestita da CDP, predisposto dall’assessore Antonino Iaria, la scelta di cominciare nello spazio occupato rivendica l’autonomia dell’Assemblea e la sua storia, nata e cresciuta attraverso un atto conflittuale.
Nella prima parte della discussione si propone una modifica dell’ordine del giorno per anticipare la discussione sulle modifiche al verbale sottoscritto lunedì scorso in Prefettura.
Dopo un’ampia e animata discussione, con voci favorevoli e contrarie, si dà lettura delle modifiche proposte*, elaborate dal Coordinamento Beni Comuni Torino.
L’assemblea tutta si dice, in linea generale, favorevole a tali emendamenti, che si riportano integralmente in allegato per darne diffusione e offrire possibilità di ulteriori modifiche/integrazioni.
Nella sostanza, con gli emendamenti:
1) il percorso della Cavallerizza è legato al proseguimento della mozione 69/2017approvata dal Consiglio Comunale di Torino il 25 settembre 2017, in particolare con il riconoscimento della Dichiarazione di uso civico e collettivo urbano elaborata e approvata dall’Assemblea Cavallerizza 14:45 a maggio 2018 con un percorso partecipato e pubblico;
2) è proposta la nascita di un Osservatorio cittadino di discussione pubblica sul destino di Cavallerizza più ampio del tavolo tra Prefettura, Comune e soggetto giuridico collettivo;
3) viene rigettato qualsiasi tentativo di privatizzazione anche parziale del complesso di Cavallerizza, ponendo dei limiti in merito alle destinazioni d’uso degli spazi che devono essere volti ad ospitare esclusivamente aree ad uso espositivo, culturale e relative a servizi pubblici;
L’assemblea non ha obiezioni in merito agli emendamenti. Il punto diventa quindi quale sia il soggetto che firmi tale protocollo.
Questa discussione si affronta in una sala ricompresa negli spazi di CDP – dopo quella che sarà ricordata come “la marcia delle sedie”, visto che, calate le tenebre, tutti i partecipanti si vedono costretti a recarsi lì, ciascuno con la propria sedia alla mano.Le proposte iniziali vertono su un comitato di scopo oppure una su una delega formale a dei rappresentanti dell’assemblea. Entrambe le opzioni sollevano criticità preliminari.
Riguardo il “comitato di scopo”, si sottolinea che, in quanto strumento agile e flessibile di diritto privato, può essere modellato su diversi assi. Per quanto riguarda la governance, avere un solo rappresentante legale responsabile o più soci, con giuria, tavolo esecutivo etc.; può provvedere un tipo di responsabilità in forma pauperis, con un rappresentante legale (che agisce per nome e per conto del comitato ed è responsabile per il suo patrimonio personale per le obbligazioni contratte dal comitato) e una lista aperta di sottoscrittori responsabile soltanto per la quota conferita al comitato (simbolicamente un euro); può incorporare o meno la stessa dichiarazione di uso civico; può essere un interlocutore a tempo o fino al rientro della comunità: uno strumento per “la comunità in esilio” della Cavallerizza. Dall’altra parte si sottolinea che il problema non è il comitato come soggetto giuridico in sé, ma le sue funzioni.
All’inizio il verbale prevedeva un’ipotetica futura assegnazione di una porzione di Cavallerizza a tale comitato. Ipotesi, rifiutata da tutt*, che rende il comitato una superfetazione.
Il metodo di individuare un unico interlocutore, obbligando a costituirsi in soggetto giuridico specifico, non solo danneggia le comunità informali, ma è esattamente il metodo da contrastare perché è quello con cui, nel presente e nel futuro, il proprietario del bene Cavallerizza potrà scegliere i suoi interlocutori privilegiati, farli sedere “privatamente”, magari, ad un altro tavolo su un’altra porzione del bene, decidendo così il futuro di questa come di altre aree senza un confronto e dibattito pubblico che coinvolga tutte/i.
L’osservatorio invece può assolvere questa funzione, ed è questo il luogo dove si può ospitare il contributo di giuristi, storici dell’arte, ex rappresentanti istituzionali che potranno dare il loro contributo, non rappresentando direttamente il movimento, ma impegnandosi a portare la propria autorevolezza come garanzia del processo e promuovendo un dibattito ancora più ampio in città e a livello internazionale.
Emergono nel dibattito proposte di mediazione che convergono nei seguenti punti, approvati:
– costituire un “comitato di scopo per il riconoscimento della dichiarazione di uso civico”, finalizzato a far approvare la dichiarazione di uso civico e collettivo urbano, così come indicato nella mozione 69/2017 (mecc. 2017 03094/002). Il comitato di scopo si scioglierà nel momento in cui gli spazi del “Salone delle Guardie” saranno riconsegnati alla comunità di riferimento, così come disposto dal verbale di intesa firmato.
Questo comitato è a tempo e si scioglierà dopo 3 mesi/6 mesi, quando sarà riconosciuta la dichiarazione di cui sopra, perché le sue funzioni saranno a quel punto completamente assolte, posto che l’ecosistema assembleare predisposto dall’uso civico compone gli organi di uso e gestione del bene. Il “Comitato di Scopo” è lo strumento, temporaneo, emanazione diretta di Assemblea Cavallerizza 14:45, che sarà considerato estinto al conseguimento dello scopo. La sua composizione nonché l’individuazione del legale rappresentante sono demandate ad Assemblea Cavallerizza 14:45 sulla base di determinazioni che l’Assemblea Cavallerizza 14:45 stessa può modificare o revocare in piena sovranità in qualsiasi momento.
Si ribadisce che l’Assemblea Cavallerizza 14:45 è sempre pubblica per sua intrinseca natura e dunque sempre aperta al contributo di tutt*;
si rivendica che la comunità di artisti e creativi della Cavallerizza non cede all’ipotesi di scambio nello spazio ipotizzato a Mirafiori, in solidarietà con i genitori che hanno visto chiudere quello spazio adibito ad Asilo, e si chiede che si cerchi una soluzione innovativa alternativa per il prosieguo della comunità artistica di riferimento;
– si chiede all’assessore Iaria un documento che impegni l’Amministrazione, insieme a CCT e CDP, in merito alla immediata concessione all’utilizzo degli spazi così come indicati nel verbale di intesa (Salone delle Guardie e/o altri spazi), nelle modalità previste dallo stesso.
L’assemblea si chiude, fissando il prossimo incontro per DOMENICA 24 NOVEMBRE, alle ore 16.00 in luogo da definire, e definendo il seguente O.d.G:-
Costituzione Comitato di Scopo
– Elezione Rappresentante Legale
– Emendamenti Al Verbale di Intesa
– Comunicato Stampa partecipato*link alle preposte di emendamento al verbale di intesa:
https://cavallerizzareale.wordpress.com/2019/11/17/28019/
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