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21-22 giugno incontro beni comuni a Casa Bettola

Siamo lieti di contribuire alla diffuzione di questa iniziativa di Casa Bettola a Reggio Emilia.

Incontro nazionale beni comuni emergenti a uso civico. 21 e 22 giugno a Reggio Emilia

Quest’anno Casa Bettola compie i suoi primi dieci anni di autogestione.

Vogliamo cogliere l’occasione per creare un momento di incontro a Reggio Emilia tra il 21 e il 22 giugno in cui continuare il percorso avviato negli ultimi anni per il riconoscimento dei beni comuni emergenti a uso civico, che ha avuto nell’assemblea di Napoli del 17 febbraio scorso un primo importante momento di sintesi collettiva.

Un appuntamento per mettere al centro della discussione alcuni temi che in questi anni sono emersi nelle sperimentazioni sui territori e nei confronti tra tante esperienze diverse di tutto il paese.

Come suggerisce il titolo vuole essere un’occasione per ribaltare un modello di sviluppo usa e getta, partendo dalla riappropriazione di spazi abbandonati come strategia per ri-usare l’esistente e pro-gettare un’altra idea di città e di territorio.

PROGRAMMA

Pubblicità

13/6/2019 presentazione del libro ” La Cavallerizza. Stato di conservazione e proposta di manutenzione straordinaria”

Siamo lieti di invitarvi giovedì 13/6/2019 dalle ore 16.30 alle 18.00 presso la sala conferenze dell’Archivio di Stato di Torino ingresso piazzetta Mollino,  alla presentazione del libro dei proff. Giovanni Brino e Giovanni Maria Lupo presenteranno il loro libro” La Cavallerizza. Stato di conservazione e proposta di manutenzione straordinaria”.
Un’occasione per ripensare al futuro della Cavallerizza Reale in un’ottica di restauro conservativo rispettoso della tutela del bene architettonico e ad un anno di
distanza dalla dichiarazione di uso civico e collettivo urbano presentata dall’Assemblea Cavallerizza 14:45
Vi aspettiamo.

26 maggio 2019 visita guidata alla Cavallerizza Reale

Domenica 26 maggio 2019 riprendono le visite guidate alla Cavallerizza Reale.

ritrovo interno cortile ore 10.30

Torino, Via Verdi 9 ingresso Cavallerizza Reale
a cura di
Arch. Anna Gilibert
Prof. Arch. Giovanni Lupo

IN CASO DI PIOGGIA L’EVENTO NO SI TERRA’.

La visita (gratuita e senza prenotazione) intende raccontare come la città sabauda nota oggi sia il frutto di un laborioso sovrapporsi di progetti, molti completati, altri interrotti a causa degli avvenimenti politici in cui il ducato e poi regno si è trovato coinvolto.

L’aspetto assolutamente stupefacente è che oggi abbiamo una stratificazione che va dalla fine del ‘600 sino agli anni centrali dell’800 fatta di palazzi (in parte esistenti, altri scomparsi), luoghi di governo (le segreterie di Stato), di archiviazione (l’archivio juvarriano), di teatro (il Regio), di altaeducazione (l’Accademia Militare), sino alla scuola
di equitazione (la Cavallerizza) ed alla zecca sabauda.

Lungo questo asse è anche collocata l’Università settecentesca, antico polo culturale con la biblioteca (nucleo originario della Biblioteca Nazionale di Torino) e le collezioni archeologiche sabaude aperte al pubblico (nucleo originario del Museo Nazionale di Antichità di Torino).

In Europa è forse il centro di comando dell’età ll’Assolutismo meglio conservato al centro di una città. Fa parte del sistema seriale delle residenze sabaude dichiarate nel 1997 sito UNESCO.

Spesso i torinesi non ricordano tutte queste strutture in modo unitario. La visita le ripercorre, partendo dalla Cavallerizza Reale, dove sarà dedicato un approfondimento particolare al maneggio di Benedetto Alfieri, al complesso delle strutture della Cavallerizza ed ai Giardini Reali Alti, un’area verde nel
cuore di Torino eccezionalmente conservata dall’età barocca.

12 maggio 2019 visita guidata alla Cavallerizza Reale

Domenica 12 maggio 2019 riprendono le visite guidate alla Cavallerizza Reale.

ritrovo interno cortile ore 10.30

Torino, Via Verdi 9 ingresso Cavallerizza Reale
a cura di
Arch. Anna Gilibert
Prof. Arch. Giovanni Lupo

La visita (gratuita e senza prenotazione) intende raccontare come la città sabauda nota oggi sia il frutto di un laborioso sovrapporsi di progetti, molti completati, altri interrotti a causa degli avvenimenti politici in cui il ducato e poi regno si è trovato coinvolto.

L’aspetto assolutamente stupefacente è che oggi abbiamo una stratificazione che va dalla fine del ‘600 sino agli anni centrali dell’800 fatta di palazzi (in parte esistenti, altri scomparsi), luoghi di governo (le segreterie di Stato), di archiviazione (l’archivio juvarriano), di teatro (il Regio), di altaeducazione (l’Accademia Militare), sino alla scuola
di equitazione (la Cavallerizza) ed alla zecca sabauda.

Lungo questo asse è anche collocata l’Università settecentesca, antico polo culturale con la biblioteca (nucleo originario della Biblioteca Nazionale di Torino) e le collezioni archeologiche sabaude aperte al pubblico (nucleo originario del Museo Nazionale di Antichità di Torino).

In Europa è forse il centro di comando dell’età ll’Assolutismo meglio conservato al centro di una città. Fa parte del sistema seriale delle residenze sabaude dichiarate nel 1997 sito UNESCO.

Spesso i torinesi non ricordano tutte queste strutture in modo unitario. La visita le ripercorre, partendo dalla Cavallerizza Reale, dove sarà dedicato un approfondimento particolare al maneggio di Benedetto Alfieri, al complesso delle strutture della Cavallerizza ed ai Giardini Reali Alti, un’area verde nel
cuore di Torino eccezionalmente conservata dall’età barocca.

17/3/2019 Assemblea pubblica Cavallerizza

In previsione della prossima pubblicazione del nuovo regolamento della Città di Torino sui beni comuni, vi invitiamo tutti a partecipare domenica 17 marzo alle ore 17.30 all’Assemblea pubblica citadina  per discutere con voi su:

1.Dichiarazione Uso Civico Cavallerizza Reale; aggiornamento attuazione;

2.Ragolamento beni comuni Città di Torino: aggiornamento;

3. Resoconto censimento attività in Cavallerizza.

Vi aspettiamo numerosi.

 

Assemblea Cavallerizza 14:45:

link ai documenti mozione e regolamento https://wp.me/P4FqpN-4hj

10/9/2018 – CALL Comunicazione

Il Gruppo Comunicazione di Cavallerizza sta cercando nuovi/e collaboratori e collaboratrici. Cerchiamo Grafici, specialisti nei Digital Media, Giornalisti, Storytellers, Coders, ma più in generale talenti e energie.

Se vuoi sperimentare e darci una mano ti aspettiamo lunedì 10 settembre alle 18.30 alla “X” nel cortile di Cavallerizza Reale.

p.s. per gli/le Student* Universitari, possiamo rilasciare un attestato di crediti formativi.

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La Cavallerizza Reale – un luogo dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO) – è un Bene Pubblico. Assemblea Cavallerizza 14:45, tutti i suoi partecipanti e chi si battono perché resti tale: partecipata, accessibile a tutti, utile per i tutti i Cittadini.

15-16-17/6/2018 -CALL per festival WILD CHILDREN

FESTIVAL WILD CHILDREN

Si cercano performer, attori, clown, musicisti, e cittadin* che abbiamo il desiderio di partcipare al primo festival per bambin* e ragazz* in Cavallerizza dal 15 al 17 giuigno 2018

WILD CHILDREN è un evento interattivo composto da spettacoli, performance, laboratori esperienziali e musica adatto per bambini e ragazzi di tutte le età.

WILD CHILDREN è un momento di incontro per far riflettere su alcuni temi del contemporaneo e della società odierna attraverso modalità e linguaggi vicini al mondo infantile e giovanile. Una festa dove tutti possono sconnettersi dai soliti ritmi quotidiani, riconnettersi a se, incontrarsi e fare esperienze di gioco e gioia condivisa.

WILD CHILDREN vuole far ritrovare alle persone il proprio selvaggio e condurle in esperienze sensoriali immersive nel cuore della città.

WILD CHILDREN nasce negli spazi della Cavallerizza Reale di Torino, dove da tre anni un gruppo di cittadin* prova a costruire un modello inclusivo e partecipativo di sperimentazione socio-culturale. Propone un modello di comunità capace di integrare obiettivi artistici, sociali e politici.

WILD CHILDREN accoglie le arti dal vivo: performance art, danza, teatro, laboratori esperienziali, arte visiva e tutte quelle forme che non sanno definirsi sotto una sola categoria. Maggiori dettagli nella scheda di partecipazione.

scheda_partecipazione_WILD_CHILDREN_2018  da inviare via mail a festivalwildchildren@gmail.com indicando nell’oggetto il titolo della proposta


12/5/18 – Datacrazia

 

La diffusione sempre più pervasiva delle tecnologie digitali e l’aumento esponenziale delle capacità di calcolo stanno radicalmente trasformando la società, dalla politica alla ricerca scientifica, dai rapporti sociali alle forme di lavoro, in modo tutt’altro che trasparente. Pochissimi gruppi privati hanno la possibilità di determinare processi su scala globale, traendo enormi profitti dalle informazioni che ognuno di noi produce ogni giorno. Gli algoritmi, spesso descritti come strumenti neutrali e oggettivi, giudicano medici, ristoranti, insegnanti e studenti, concedono o negano prestiti, valutano lavoratori, influenzano gli elettori, monitorano la nostra salute.

Datacrazia indaga, con spirito multidisciplinare e critico, i rischi e le potenzialità delle nuove tecnologie, provando a immaginare un futuro all’altezza delle nostre aspettative.

Ne discutiamo sabato 12 maggi alle 17.00 con alcuni degli autori:
Daniele Gambetta, Corrado Gemini, Eleonora Priori, Alberto Manconi.

10/5/18 Limonv in Cavallerizza – Zona Industriale .ANNULLATO

PER MOTIVI IMPREVISTI L’EVENTO E’ ANNULLATO. CI SCUSIAMO IL IL DISGUIDO.

“Dopo oltre vent’anni di assenza dall’Occidente, Sandro Teti riporta Eduard Limonov in Italia per presentare la sua autobiografia, “Zona Industriale” pubblicata dalla Sandro Teti editore.” e
l’Assemblea Cavallerizza ha il piacere di ospitarlo nel Maneggio Alfieriano giovedì 10 maggio alle 20.30.
Dialoga con L’Autore l’editore Sandro Teti.

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Eduard Limonov (Dzeržinsk, 22 febbraio 1943), è uno scrittore e politico russo. Fondatore e leader del Partito Nazional Bolscevico, si descrive come un nazionalista moderato, socialista “della linea dura” e attivista dei diritti costituzionali. Come avversario politico di Vladimir Putin e alleato dell’ex campione mondiale di scacchi Garry Kasparov, Limonov è uno dei leader del blocco politico L’Altra Russia.

18/4/2018 Beni Comuni – ricostruzione di un percorso di lotta

La Cavallerizza Reale sta rivendicando il riconoscimento di uso civico e collettivo degli spazi. Questo significa rivendicare che l’amministrazione comunale, (fatta di rappresentanti eletti del popolo torinese) riconosca gli spazi di autonomia e i diritti della cittadinanza, che riconosca quello che è già un dato di fatto – l’uso collettivo degli spazi – attraverso le forme del diritto pubblico.
Vogliamo partire da questo primo input per ragionare in maniera più ampia sulla necessità di ricostruire dialogo e consapevolezza sui territori.
Gli ultimi hanno visto una decadenza della democrazia rappresentativa dovuta a uno scollamento tra i rappresentati al governo e i bisogni delle persone.
Momenti di interrogazione popolare come i referendum (sull’acqua pubblica e gli altri beni comuni nel 2011 e da ultimo quello sulla costituzione del 4/12/2016) hanno dimostrato quanto i cittadini sentano l’esigenza di riaffermare la loro volontà esserci e contare nelle scelte che li riguardano.
L’attenzione ai beni comuni ha portato a nuove forme di autoorganizzazione dal basso, al recupero di spazi abbandonati dalla politica dimostrando la capacità e determinazione della cittadinanza nel riprendere parola e protagonismo nello spazio pubblico.
I beni comuni sono oggi la realtà che meglio rappresenta un bisogno collettivo di ricostruzione del tessuto sociale, di reti di solidarietà e mutualismo, di tutela del territorio e promozione della cultura, di esigenza di confronto e di apertura verso una cittadinanza in questi anni si è vista silenziata.

Su queste basi vorremmo discutere e confrontarci per andare oltre le singole istanze e costruire obiettivi e azioni comuni.

Vì aspettiamo mercoledì 18/4/2018 alle ore 18.30

Di seguito riportiamo il contributo al confronto che ci è arrivato dal prof. Mattei e dal dott. Lucarelli
Questa politica, e queste coalizioni delle Larghe Intese, hanno subito una sconfitta pesante nelle elezioni del marzo 2016.
Questa è una terza sconfitta delle coalizioni delle Larghe Intese, dopo la seconda, quella del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e la prima, quella del referendum sull’acqua e gli altri beni comuni del 2011. Il nemico è chiaro e altrettanto lo sono le emergenze di salute pubblica che il Governo Costituzionale deve iniziare ad affrontare e solo affrontandole seriamente avrà il sostegno popolare e della società civile. La forza politica che per tre volte ha sconfitto le Larghe Intese e le loro politiche neoliberiste è quella popolare. I parlamentari si schierino con questa forza nel suo scontro mortale con le forze delle Larghe Intese, le forze di un regime dove si muore sul lavoro e per mancanza di lavoro, per povertà, per inquinamento e devastazione dell’ambiente, per furto delle risorse necessarie per vivere. I parlamentari sostengano le forze popolari, che si organizzano per opporsi a queste coalizioni che nel paese agiscono senza interesse a conservarne e riprodurne le risorse materiali, intellettuali e morali, ma tentando con ogni mezzo di
appropriarsene e svenderle, come forze di occupazione e con l’arroganza delle forze di occupazione. Sostengano i lavoratori e le lavoratrici che si organizzano in difesa del lavoro sul territorio nazionale in FCA, alla ex Lucchini di Piombino, alla Rational di Massa, e chi si organizza per il recupero dei beni comuni, e per la difesa dell’ambiente in migliaia di luoghi in tutto il territorio nazionale.

I parlamentari indichino le personalità più coerenti con implementazione del programma di Salute Pubblica.
L’apparato di riferimento è nell’ Art. 1 (lavoro, democrazia e sovranità popolare) e nell’ Art. 3 della Costituzione: “È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione… politica economica e sociale…”. Il Governo Costituzionale, e perciò antifascista, svolga un’azione di legislatura nei seguenti ambiti:
1. Abolizione del Job’s Act lotta al lavoro precario.
2. Abolizione della legge Fornero.
3. Ripristino e ricreazione di spazi di democrazia effettiva, oltre le scadenze elettorali, per una partecipazione crescente della grande maggioranza della popolazione del nostro paese alla gestione
delle società e della propria vita.
4. Grande piano di cura del territorio per generare lavoro, per la difesa dei beni comuni e dell’ambiente.
5. Rinegoziazione radicale delle obbligazioni internazionali, a partire da quelle con Eurogruppo e quelle per le spese
militari.
Il M5S, unica forza che dalle sue origini si è opposta ai fautori delle Larghe Intese, si faccia promotore dell’abolizione delle leggi più infami prodotte negli ultimi anni, instauri il reddito di cittadinanza, fermi la prvatizzazione e la svendita di aziende e servizi pubblici, assicuri la vita di ILVA, Embraco, Rational, Alitalia, FCA, ex Lucchini e di tutte le aziende condannate, nazionalizzando o commissariando dove i proprietari insistono a chiudere o
delocalizzare, impedendo il trasferimento degli impianti, sostenendo i lavoratori che si organizzano, riconvertendo le aziende inutili o dannose e giovandosi dell’applicazione dell’informatica alla produzione per ridurre il tempo di lavoro e fare delle aziende centri di iniziativa, formazione e attività politica, di animazione sociale, di collaborazione con il sistema di
istruzione, centri di cura e miglioramento del territorio. Questo sarà un primo passo verso un rinnovamento radicale del paese, che troverà indubbiamente il sostegno e la partecipazione della maggioranza della sua popolazione, a partire dai lavoratori e dalle lavoratrici, dai giovani, dalle donne, come lo è stato ai tempi della
Resistenza contro il nazifascismo. Il M5S e le forze che ollaboreranno al nuovo governo si facciano rappresentanti di questa maggioranza, dei suoi interessi e delle sue aspirazioni, e in essa troveranno le risorse per superare ogni difficoltà di fronte a ogni forza avversa, interna ed esterna.
Facciamo ugualmente appello a tutte le forze e ai singoli attivi sul piano politico, sindacale, sociale e intellettuale che hanno mantenuto e meritato la fiducia di larghi strati di masse
popolari del nostro paese, per avere agito con coerenza,
determinazione e onestà a fronte dell’attacco dei fautori delle Larghe Intese che a seconda delle opportunità si sono presentati come di sinistra o di destra, e che nell’un caso e nell’altro si sono comportati e si comportano come forza di occupazione, conducendo contro la grande maggioranza della popolazione italiana una sorta di guerra. Facciamo appello a queste forze e ai singoli perché si uniscano in un nuovo Comitato di Liberazione
Nazionale, che liberi il paese da questi occupanti e ne avvii la ricostruzione con criteri nuovi, informati ai valori della condivisione dell’ inclusione sociale, dei beni comuni e dell’ ecologia.
Invitiamo singoli ed organizzazioni alla Cavallerizzadi Torino luogo in cui da quattro anni la lotta per i beni comuni si è concretizzata in un dialogo fecondo fra artisti, giuristi lavoratori precari e altre soggettività sociali in cui le masse popolari si autogovernano nella resistenza al neoliberismo.

Ugo Mattei e Alberto Lucarelli