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Dichiarazione dell’Amministrazione in Consiglio Comunale: “Cavallerizza verrà Decartolarizzata”

Rassegna stampa della seduta in consiglio comunale del 19.12.2016

 

torinotoday  Cavallerizza Reale, Montanari: “La restituiremo a cittadini e associazioni”. L’amministrazione dovrà trovare i soldi per decartolarizzare l’edificio e successivamente coinvolgere nella sua gestione diversi soggetti

Torinoggi  L’Assemblea Cavallerizza allo Stabile: “Sì ad uso spazi, ma senza priveligi”. “La Cavallerizza Reale non è un pezzo di città da spartire, ma un Bene Comune da preservare”

Mole24 La Cavallerizza non è più in vendita: diventerà un luogo culturale

Audio del dibattito in CC

Le Bufale

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Il consigliere Domenico “Mimmo” Carretta (PD) ha portato nell’aula del consiglio comunale alcune foto di lavori in corso e di ponteggi presenti in Cavallerizza, sostenendo che siano stati messi di recente dagli occupanti per svolgere senza autorizzazione lavori di ristrutturazione.

In relazione all’intervento e a quanto riportato negli articoli di alcune testate giornalistiche, Assemblea Cavallerizza 14:45 ritiene opportuno e doveroso riportare a seguire alcune precisazioni su questa bufala.

I ponteggi riportati in alcune fotografie non sono altro che i lasciti dell’incuria adoperata dalla Fondazione Teatro Stabile di Torino. Uno dei molti scempi operati all’interno del perimetro della Cavallerizza Reale e che abbiamo denunciato all’Unesco con una nuova lettera a marzo 2016.

Prendiamo atto che, anche in questa legislatura, il PD Torinese è a corto di argomenti validi, confermando il proprio modus operandi fatto di notizie false e manipolazioni, sempre a favore di pochi amici ed a discapito dei Cittadini torinesi.

Ci auguriamo che il consigliere Mimmo Carretta abbia realmente a cuore la tutela del Bene e indaghi quindi con solerzia sui lavori di ristrutturazione operati dal Teatro Stabile in passato.

Rassegna stampa delle bufale:

Nuovasocietà

Torinoggi

Risposte di Assemblea14:45 alle bufale:

Risposta di AC14:45 a Nuovasocietà

Risposta di AC14:45 a Torinoggi

Lettera alla Sindaca | Seduta consiglio comunale 19.12.2016

A seguito dell’audizione del Teatro Stabile, sulla stagione 2016/17, e delle richieste di affidamento del Maneggio Alfieriano il Consigliere Domenico Carretta (PD) ha richiesto alla Sindaca di riferire sulla questione Cavallerizza Reale e in particolare sull’ipotesi di concessione del Maneggio Alfieriano al Teatro Stabile.

Ieri siamo andati in Consiglio Comunale per ascoltare le dichiarazioni dell’Amministrazione sulla questione Cavallerizza.
Qui la lettera con le nostre richieste rivolte alla Sindaca, qui la lettera scritta in risposta alle pretese dello Stabile e qui l’audio relativo al dibattito in Consiglio Comunale.

Lettera pubblica alla Fondazione Teatro Stabile di Torino

LETTERA  PUBBLICA ALLA FONDAZIONE TEATRO STABILE DI TORINO

Caro Direttore artistico,

Caro Direttore e dirigenti della fondazione Teatro Stabile di Torino,

leggiamo da varie testate che il Teatro Stabile di Torino rivendica un pezzo della Cavallerizza (il Maneggio Alfieriano), poiché, riporta Repubblica, afferma di essere “a corto di spazi”.

In questo modo ci fate sapere due cose. La prima è che della Cavallerizza, come esperienza di partecipazione, forse sapete troppo poco; la seconda è che sembra non abbiate compreso uno dei punti fondamentali della questione: la Cavallerizza Reale non è un pezzo di Città da spartire, ma un Bene Comune da preservare.

Una logica del bene comune che pare non appartenere a voi di Fondazione Teatro Stabile. Infatti in passato, alla richiesta di impegnarvi nei lavori di ristrutturazione, avete semplicemente abbandonato la Cavallerizza Reale al suo destino.

Ci sarebbe piaciuto, in questi due anni, vederVi assistere ad almeno uno degli spettacoli che abbiamo sostenuto, ospitato e che hanno riempito i teatri di Cavallerizza in questi anni.
Decine di realtà ogni mese chiedono di esprimersi nel percorso di Cavallerizza Irreale.
Centinaia di realtà culturali di rilievo cittadino, nazionale ed internazionale hanno attraversato e attraversano gli spazi della Cavallerizza, portando spettacoli teatrali ma anche corsi, workshop, mostre, dibattiti, etc., sempre accessibili a tutti e tutte.

L’esperienza di Cavallerizza rappresenta sempre di più un nuovo modello di Polo Culturale che si propone non come espositore di effimeri prodotti dell’industria culturale istituzionale, ma come spazio di creazione artistica, produzione culturale, innovazione sociale di respiro nazionale ed europeo.

Rimaniamo fermi nella convinzione che la Cavallerizza sia e debba restare un Bene Comune, uno Spazio Pubblico.

Sui giornali chiamate tutto questo “disobbedienza civile”, per noi invece questo è un “dovere civico”. Sempre a mezzo stampa suggerite all’Amministrazione di concederci un “pezzettino della torta”: la Manica Lunga – ricordiamo però che la parte della Cavallerizza che citate non è nelle disponibilità del Comune, ma della società di cartolarizzazione CCT srl.  

Non vi dispiacete se non prendiamo in considerazione il Vostro “invito” a prendere parte a questa “operazione spezzatino” del complesso – che, Vi ricordiamo, abbiamo sempre contestato e contrastato – ma non ci riconosciamo nelle logiche del do ut des.

Non importa quale sia la promessa, più o meno sottesa, non dimentichiamo l’impegno che, attraverso l’appello del 2014 (sottoscritto da 10.000 cittadini), abbiamo preso con la città: Cavallerizza aperta, pubblica, unitaria e che la sua destinazione venga decisa attraverso un processo partecipato.

Noi non chiediamo – come invece la FTST sta facendo – l’assegnazione ad personam di un luogo, ma rivendichiamo che la Cavallerizza, nella sua interezza, sia riconosciuta come Bene Comune dall’Amministrazione, e che sia regolata attraverso un nuovo modello di uso civico urbano. Ossia che tutta la cittadinanza possa averne accesso attraverso un regolamento comune.

Tramite l’uso civico anche voi – come istituzione – potrete avere l’uso di questi spazi ma senza privilegi, senza esclusività; bensì in ottica partecipativa, attraverso assemblee pubbliche, gruppi e tavoli di lavoro, portando avanti con noi questo percorso comunitario di relazione con le esigenze del tessuto urbano vivo di questa città.

Cari Direttori, dirigenti, tutto questo è possibile. Vi invitiamo ad informarVi ed aggiornare le vostre fonti. Non esiste, infatti, solo l’esperienza conclusa del Teatro Valle. Un progetto analogo a quello della Cavallerizza si sta già realizzando all’ex Asilo Filangieri di Napoli – ed in altri sette spazi napoletani riconosciuti dall’Amministrazione Beni Comuni emergenti – ma non solo, si sta diffondendo anche in molte altre città italiane ed europee.

In tutto questo dunque, prima di chiedere “pezzi” di Cavallerizza, ci sono alcune domande alle quali sarebbe doveroso rispondere pubblicamente:

Siete disposti a prendervi cura degli spazi insieme ai cittadini, in una logica partecipata, rispettando così la natura di Bene comune della Cavallerizza?

Siete disposti ad abbandonare il meccanismo clientelare dell’affidamento ad personam, del privilegio, dell’uso esclusivo degli spazi?

Siete disposti a creare e preservare una comunità aperta, sostenendo una produzione culturale che metta a disposizione della collettività i mezzi di produzione, garantendo l’accessibilità fisica ed economica degli spazi?

Se ciò che vi muove fosse esclusivamente l’ottenere un accordo per prendere una fetta della torta, allora vorrebbe dire che state tentando, di fatto, di sottrarre un Bene Comune a tutta la Città e di ostacolare un prezioso processo di partecipazione.

Se invece, come auspichiamo, entrambi desideriamo e chiediamo che Cavallerizza sia riconosciuta e gestita come Bene Comune Vi invitiamo ad un confronto nell’Assemblea Pubblica Cittadina di domenica 18 Dicembre alle 18:00 e nelle successive assemblee pubbliche che si terranno in Cavallerizza.